I Comuni del Distretto di Rimini (Rimini, Bellaria Igea Marina, Santarcangelo di Romagna, Poggio Torriana, Verucchio, San Leo, Talamello, Novafeltria, Maiolo, Pennabilli, Sant’Agata Feltria, Casteldelci, Montecopiolo) anche per l’estate 2025 hanno aderito al “Progetto per la conciliazione vita-lavoro”, promosso dalla Regione Emilia Romagna e finanziato con le risorse del Fondo Sociale Europeo.
Sono destinatari del contributo per la copertura totale o parziale del costo di iscrizione ai centri estivi i bambini di età compresa fra 3 e 13 anni ( nati dal 01/01/2012 ed entro il 31/12/2022), appartenenti a famiglie con ISEE inferiore a € 26.000,00.
Il contributo alla singola famiglia per ciascun bambino è determinato come segue:
- pari al massimo a 100,00 euro per ciascuna settimana se il costo di iscrizione, previsto dal soggetto gestore del centro estivo, comprensivo del costo del pasto se in esso previsto, è uguale o superiore a 100,00 euro;
- pari all’effettivo costo di iscrizione per settimana se lo stesso è inferiore a 100,00 euro;
- complessivamente pari ad un massimo di 300,00 euro per ciascun bambino/ragazzo.
Per favorire la più ampia partecipazione alle opportunità educative estive e di contrastare le disparità nell’accesso, potranno essere ammessi al contributo per l’abbattimento della quota di iscrizione i bambini e i ragazzi con disabilità certificata ai sensi della Legge 104/1992 di età compresa tra i 3 e i 17 anni (nati all’01/01/2008 ed entro il 31/12/2022) indipendentemente dall’attestazione ISEE
In particolare, fermi restando i requisiti sopra indicati, potranno accedere alle opportunità del presente Progetto i bambini e i ragazzi appartenenti a famiglie, da intendersi anche come famiglie affidatarie e nuclei monogenitoriali, nelle quali:
- entrambi i genitori siano occupati ovvero siano lavoratori dipendenti, parasubordinati, autonomi o associati, comprese le famiglie nelle quali uno o entrambi i genitori siano fruitori di ammortizzatori sociali, o nelle quali uno o entrambi i genitori, siano disoccupati e abbiano sottoscritto un Patto di servizio quale misura di politica attiva del lavoro;
- anche solo uno dei due genitori sia occupato o rientri nelle fattispecie di cui sopra, se l’altro genitore è impegnato in modo continuativo in compiti di cura, valutati con riferimento alla presenza di componenti il nucleo familiare con disabilità grave o non autosufficienza, come definiti ai fini ISEE.
Si precisa inoltre che i contributi saranno concessi esclusivamente a coloro che avranno frequentato servizi gestiti da soggetti accreditati al Progetto.